lunedì 23 settembre 2013

*Torta di Fichi con ripieno di Crema*

La mia mattinata è iniziata con una passeggiata intorno a casa, un po' di sole in faccia e nelle orecchie il tributo a Jon Brion, di Ghemon  ( http://www.youtube.com/watch?v=of8UoTbaBlk ) una canzone che io trovo indescrivibile, ha da sempre accompagnato molti dei miei momenti migliori o allo stesso tempo peggiori, quelli importanti insomma. Ho voluto approfittare della luce di stamattina per fotografare la mia ultima torta. Adoro fare torte. Ogni cibo ha un suo perchè e ha sempre una storia da raccontare, trovo sia qualcosa di molto empatico il modo un ingrediente si lega all'altro, e i sapori che si creano, e la scelta dietro ogni ingrediente, è qualcosa che dice molto, è una "filosofia del cibo" probabilmente: perchè la farina è integrale? perchè lo zucchero di canna? e perchè non ci sono burri,margarine,etc? Ma perchè averne bisogno piuttosto? Trovo la cucina un atto creativo, a volte sovversivo. Ma non tutti i tipi di cucina mi piacciono. Solo quelli che sanno parlare. Ed il foodblogging da questa possibilità. Seguo talvolta i blog di alcune persone sparse per la rete, ed ogni stile di cucina ha la sua peculiareità, c'è una personalità dietro. Nel modo di cucinare e nel modo di raccontare i propri piatti. O nel modo di raccontare le emozioni che ci si mettono in mezzo. E' per questo forse che raccontiamo sempre parti di noi ad ogni ricetta,perchè un blog è anche questo e perchè dentro ad ogni piatto c'è sempre un po' di amore,speranza, di sentimenti. Vedo certi piatti e trovo estremamente creativo che siano frutto di persone che molto spesso si sono inventate da zero, che tempo a dietro non cucinavano affatto, o che non hanno già deciso a 13 anni di voler far l'alberghiero e di essersi fatti un percorso di formazione in questo settore. Non che ci sia nulla di male in questo,solo è sorprendente che chi non l'ha fatto riesce lo stesso a creare e comunicare col proprio cibo,in maniera autoprodotta, costruendosi un po' da soli. E' capacità di sapersi esprimere. Vuol dire,che dietro a quelle cucine,c'è veramente qualcosa di più di una lista di ingredienti. E quest'aspetto mi ha sempre affascinato molto. Guardo le mie ricette e non trovo siano le stesse di un anno fa,seppure mi manca qualcosa di quel periodo, che vorrei recuperare e potenziare. Ora sono comunque diverse, cambiano e crescono, forse è giusto così,in ogni cosa la vita va così, seppure tutti vorremmo sempre voltarci e raccogliere qualche granello di ciò che si lascia indietro,recuperarlo,maturandolo ma in ogni caso tenendocelo stretto...  oppure non piegarsi a questa logica (sapendo che c'è sempre una sfumatura morbosa nell'incapacità di saper lasciar cadere giù le cose che scivolano via) crescendo e basta,indipendentemente da quel che si è lasciato alle spalle,sapendo che le cose migliori, quelle veramente importanti prima o poi tornano fuori, e te le ritrovi tra le mani un giorno. Vedersi cambiare non è mai facile, c'è sempre una pungente sensazione di vuoto, una mancanza di senso che non ti fa spiegare come mai alcune cose non ci sono più, e come sia potuto accadere. A volte,bisogna evitare di pensarci e farsi forti, bisogna partire dalla propria realtà,catalizzarne l'energia,e reinventarsi. Perchè tutto parte da qui. Ricostruire ciò che manca,ripartire da zero riprendendosi quel che ci ha segnato dentro, ma andando oltre, amando il presente che è sicuramente più vivo di un cumulo polveroso di perchè, di mancanze e assenze,e impossibilità. Voglio reinventarmi e stare ben ancorata al presente, tirare le somme di una manciata di anni e riscoprire le cose a me fondamentali,che forse non se ne sono mai andate,dormivano solo dentro di me. Tutto quel che è scivolato via non merita di sottrarmi alcuna energia. Ho la sensazione di essere sempre dentro una tempesta,ma non importa. Sto amando il mio presente, i miei cambiamenti, ciò che sto diventando e persino il non esserlo ancora diventata del tutto,senza provare nessun senso di incompletezza (per una volta tanto) ma provando costanti stimoli, curiosità,speranza e ancora motivi per meravigliarsi...


concludo con delle frasi prese da un film (The million dollar hotel) che mi sono guardata ieri notte..."L'amore non potrà mai essere descritto alla maniera del cielo o del mare o di un altro qualsiasi mistero: è l'occhio col quale vediamo, è il trasgressore nel santo, è la luce all'interno del colore." "Dopo che saltai, mi venne in mente che la vita è perfetta. La vita è il massimo, piena di magia, bellezza, opportunità. E sorprese... un sacco di sorprese, sì. E poi viene il meglio naturalmente. Migliore di qualunque cosa chiunque abbia mai costruito, perché è reale" "Sapete, tutto sta nel credere, e se noi crediamo fermamente in una cosa, allora quella cosa è vera, e se tanti altri credono nella stessa cosa, allora quella, è la realtà" 

Ho finito di chiacchierare per oggi, ecco la ricetta:
Ingredienti:
200 gr di Farina Integrale
100 gr di Farina di Grano Tenero
20 ml di Olio di Semi
100 gr di Zucchero di Canna Dulcita
2 cucchiaio di Sciroppo d'Acero
2 cucchiai di Essenza di Vaniglia
1 pizzico di sale
1 cucchiano Cannella in polvere
1 bustina di Cremor Tartaro con bicarbonato di sodio
3 Fichi maturi
per la crema:
2 bicchieri di Latte di Soia
1 bicchiere di Latte di Mandorle
2 cucchiai di Zucchero Dulcita
2 Cucchiai di Essenza di Vaniglia
4 cucchiai di Farina
Scorza di mezzo Limone

Procedimento: 

Prima di tutto iniziamo dalla crema: in un pentolino versiamo i tre bicchieri di latte vegetale, facciamo sciogliere lo zucchero tenendo tutto a fuoco basso, e infine mettiamo l'essenza di vaniglia e la scorza di limone grattugiata. A questo punto, per evitare i grumi versiamo la farina poco alla volta mescolando con delle fruste e cercando di fare amalgamare il tutto a freddo. Solo dopo, accendiamo il fuoco al minimo e mescoliamo costantemente con un cucchiaio,fino a che raggiungendo il bollore, la crema comincerà ad addensarsi. Ora passiamo al dolce: ai 300 grammi di farina aggiungiamo lo zucchero, l'olio, il latte e iniziamo a mescolare. aggiungiamo poi sciroppo d'acero, cannella,il pizzico di sale e la vaniglia. Ora oliamo una teglia a forma di ciambella, e spargiamo un po' di farina per facilitare il distacco del dolce. Preriscaldiamo il forno e nel mentre mettiamo il cremor tartaro nell'impasto,mescolando molto bene. Ora versiamo una metà dell'impasto nella teglia, mettendo poi una striscia centrale di crema dentro di esso. Chiudiamo il tutto con l'altra metà dell'impasto,sopra alla quale metteremo i fichi fatti a pezzetti. Inforniamo tutto a 180 gradi per circa mezz'ora. Non preoccupatevi se durante la cottura i fichi tenderanno a scendere verso il basso e a pesare sull'impasto,creando dei rigonfiamenti marcati...è tutto normale e nell'ultima fase della cottura il dolce tenderà ad aggiustarsi da solo! Una volta uscito dal forno si può a piacimento versare un filo di sciroppo d'acero sui fichi.



8 commenti:

  1. <3 Dovrei iniziare a leggere te invece di Pessoa. Ti adoro!

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    1. grazie Romi, mi fa davvero piacere questo tuo apprezzamento :D !!

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    2. ovviamente la cosa è reciproca!! ^_^ anzi vedi di tornare un po' ad aggiornare il blog <3

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  2. Appena trovo un attrezzo, una tortiera, o qualcosa del genere. Ora sono sprovvista di tutto. :( Magari potrei darmi ai salati. E' che ho la tesa da un'altra parte. Non vedo l'ora di riprendere comunque.

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  3. Ho adorato questo post, per me potresti non smettere affatto di chiacchiarare. Hai una capacità unica di indurre le persone (vabbè, parlo a nome mio) ad apprezzare quel che hanno e come sono, si vede che hai fatto anche tu un bel lavoro su te stessa, e mi trasmetti davvero tanta positività e speranza che, qualunque saranno le delusioni che comunque ci saranno, se ci si è costruiti una personalità forte, indipendente dal "cumulo polveroso" che ci siamo lasciati alle spalle, e dalla brama di arrivare chissà dove e di raggiungere chissà cosa, ma bella salda sul presente, sarà molto più facile attutire i colpi della cadute.
    Dopo anni ad odiarmi, anch'io sto cominciando ad apprezzarmi, anche per come non sono ancora, come dici tu. Perchè ora so che diventarlo è possibile, se si cambia l'ottica con cui si guarda alla cose.
    Condivido anche il discorso sul proprio stile di cucinare e di esprimemersi, io sono proprio una di quelle che ha cominciato da qualche anno, ma la passione è scoppiata in tutta la sua veemenza, non m'interessa che le ricette siano tecinicamente perfette, non lo saranno perchè non ho studiato se non da autodidatta, ma che comunichino quello che io provo mentre le faccio..e le mangio :)

    La tua ciambella è davvero super, adoro i fichi e quel ripieno di crema è davvero particolare..è..tuo. no?! ;)

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    1. grazie cara,grazie per le belle parole (: son felice di trasmetterti queste sensazioni.
      Le delusioni sono sempre parte della vita,ma appunto sono solo parte del tutto...c'è molto di più, e proprio per capire questo è bene cercare di dare forza a se stessi, crearsi dei propri punti fermi. Per quel po' che posso sapere e leggere di te, perchè mai non dovresti apprezzarti? (:

      Sapevo che tra foodbloggers ci saremmo capiti un po' tutti per quanto riguarda il cucinare... e sono d'accordo, pian piano ci si perfeziona,quello che conta comunque è cucinare ed esprimersi, e condividere e imparare da chi fa la stessa cosa. O regalare qualche spunto a chi passa di qui.
      Grazie per la ciambella :) il ripieno sì è mio, a volte ci metto il latte di cocco al posto di quello di mandorle,stavolta lo avevo già aperto e ho usato quello... anche col cocco viene bene e ti dirò usando le giuste quantità non sa affatto di cocco!

      a presto ^_^

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