sabato 17 agosto 2013

*Plumcake rustico Caffè,Nocciola&Cioccolato*

Rieccomi qua, finalmente con un dolce. 

Ingredienti:
200 gr di Farina di Farro
150 gr di Farina Integrale
100 gr di Zucchero di Canna grezzo e integrale (tipo dulcita)
2 cucchiai di Malto d'orzo
1 caffettiera di Caffè alla Nocciola e Cacao
1 bicchiere di Latte di Soia
2 cucchiai di Olio di Semi di Girasole
Cremor tartaro (15 gr)
Bicarbonato di sodio (mezzo cucchiaino)

Procedimento:
In una ciotola mescolare le farine, e lo zucchero di canna. Aggiungere i cucchiai di malto, l'olio di semi, il latte di soia e infine il caffè. Per ultimo mettere il cremor tartaro e un pizzico di bicarbonato,necessario per attivare la lievitazione. Per il caffè ho usato una miscela che contiene cacao amaro e le nocciole. Se non riuscite a trovare nulla di simile si può rimediare usando del caffè, aggiungere non più di due cucchiai di cacao, e altri due di nocciole tritate molto finemente. Ho infornato tutto a 180 gradi per 30-40 minuti.

Di solito i plumcakes mi escono sempre storti e gobbi, anche questo tanto lineare non è...
Magari ho semplicemente il forno inclinato, ma questa piccolezza mi è quasi sembrata una metafora su cui vale la pena posare l'attenzione: mi ricorda un libro che mi capitò di leggere, libro dove tanto bene uno dei protagonisti vive in una comune. A parte le circostanze del racconto, mi viene in mente una citazione:
"La perfezione mi sembra piuttosto innaturale,nelle cose mi piace che ci sia una piccola cosa stridente. Il particolare sgradevole invece di attenuare la perfezione ti permette di coglierla. E nelle persone? Non conosco persone perfette per mia fortuna"
Esattamente così, quel piccolo dettaglio stridente l'ho sempre sentito, c'è sempre stato qualcosa che non mi ha mai convinto, che mi ha fatto eternamente dubitare che il modo in cui ci hanno insegnato a vivere e guardare il mondo,avesse qualcosa sotto che non va. Che in realtà scricchiolasse e noi fossimo stati cresciuti per diventare sordi verso quello scricchiolio,educati a disprezzarlo per ignorare meglio. e so per certo che io non voglio vivere così. Dobbiamo prima di tutto accettare le nostre piccole e essenziali imperfezioni e imparare a guardarle per ciò che sono,apprezzarne l'autenticità,che è qualcosa di ben più saldo dell'ordine e dell'apparenza bella e precisa. Perchè questa imperfezione vale molto di più, è il succo della nostra vita,del vissuto e dell'esperienza, dell'emergere della nostra coscienza. Non potrò mai essere d'accordo,perchè non esserlo fa parte di ciò che sono, è qualcosa di radicato in me fin dal giorno zero,seppure ringrazio chiunque abbia avuto questa mia stessa attitudine,il fatto di averla dentro è dipeso solo e unicamente da me. Non permettere mai a nessuno di prendere il merito di averti fatto esser ciò che sei. Altrimenti non imparerai mai a credere in te stessa, e a lungo andare questo non ti farà crescere,ti porrà sempre dei limiti sui quali sbatterai ogni volta la testa. Ho sempre creduto in ciò che facevo,più che nelle mie capacità. E ho accettato di delegare a terze persone la stima che non riuscivo a darmi. Invece non va così,ci sono persone che durante il tuo percorso ti aiuteranno tantissimo e ti formeranno,ma sarà uno scambio reciproco,così come nessuno piove dal cielo,le persone si incontrano per affinità, ed io la base delle mie scelte,del mio modo di essere,la devo in primis a me stessa. Nessuno ha inventato ciò che ho dentro,semmai c'è chi mi ha aiutato a tirarlo fuori,ma devo riconoscere una volta tanto a me stessa i miei meriti, seppure sono cresciuta sentendomi sempre un'impedita, mi sono costruita il mio mondo di valori, ho inseguito e creduto le cose che amo, vivo ancora con l'anima,ed è così che voglio vivere il mio futuro. Nessuno mi ha mai regalato niente, e se ho ancora dentro me convinzioni che son rimaste saldamente radicate,è perchè così le ho cresciute,perchè così ero e così sono. Questo lo devo al mio modo di essere, e alla più grande delle mie passioni, a quella che ho sempre portato nel cuore e che continuo a tenere saldamente stretta,a quella che mi ha insegnato a vivere, e che è stata,è e sarà il filtro con cui guardo il mondo. Ed è grazie a questa se sono qui,adesso. Tutto il resto, come anche la cucina,tutto quello che di altro faccio non può che prendere la sua linfa vitale da qui,da come sono. E ringrazio ogni giorno queste imperfezioni stridenti che sono sempre state dentro me, e che ho inseguito fino ad ora. Non crederò mai alle immagini sterili, ai risultati perfetti e carenti di contenuto. A volte proprio quel piccolo dettaglio che ci sembra fuorviante è l'essenza delle cose, e ci hanno educato a non guardarlo, a cambiarlo, ridimensionarlo e omologarlo. Così,a meno che non vogliamo disimparare per salire, ci facciamo scivolare tra le vita la possibilità di guardare attraverso le crepe, di pettinare tutto quanto buttando via la vita quella vera. Di puntare il dito agli errori, quando a volte sono proprio le note stonate e gli errori ad essere le nostre più grandi occasioni. "non sono quelli gli errori,quella è vita, e la vita vera magari è proprio quella che si spacca,quella vita su cento che alla fine si spacca. Io questo l'ho capito, Il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro..le sue piccole tristi biglie infrangibili.... e allora tu non smettere mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo [..] ci si vede tanta di quella roba, non smettere mai, e se un giorno scoppieranno,anche quella sarà vita, a modo suo."
Sono solo una persona che fa cose socialmente inutili, e studia pure cose altrettanto improduttive, ma non è un mio sogno sentirmi inquadrata.  Piuttosto voglio sentirmi realizzata amando le cose che faccio e vivendo,non esistendo. Circondandomi di quello in cui credo e non dell'approvazione,tanto meno da parte di un sistema con delle logiche che il più delle volte non condivido. Non mi interessa essere un plumcake dritto,per tornare in tema.

7 commenti:

  1. Sei brava a scrivere, non dovresti mai abbandonare. Questa è un'altra di quelle qualità che dovresti approfondire. Sei piena di risorse. Ti stimo molto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sai che è tutto reciproco Romy! grazie delle parole di incoraggiamento : ) ci starebbe bene ora una fettina di plumcake!

      Elimina
  2. AH, plumcake buonissimo e foto stupende!

    RispondiElimina
  3. Però! Quale elogio dell'imperfezione! Ti stimo davvero per essere arrivata al punto in cui accetti (e apprezzi) te stessa e il resto del mondo proprio per le note stridenti, io come te sono cresciuta sentendomi una buona a nulla e non credendo di poter fare nulla, tanto cose avrei voluto a fare, arrendendomi ancor prima di provare perchè già mi vedevo sconfitta, ed è molto triste. Non che questa sensazione sia molto cessata, anzi, in un periodo di transizione importante come questo, ogni tanto riaffiora con maggior insistenza proprio perchè mi avvicino a dover decidere cosa dover fare, e mi trovo in mezzo alle possibilità: quello che mi piacerebbe fare giorno per giorno, o quello che mi garantirà stabilità e sicurezza, che agli occhi altrui incarnerebbe la perfezione? E molto spesso non è così facile e scontato scegliere ad occhi chiusi la prima. Ancora ho qualche anno per lavorare ulteriormente su me stessa e capire altre cose di me, anche se a volte mi chiedo se tutto questo pensare,pensare,pensare non faccia peggio che meglio. In ogni caso, grazie a riflessioni di questo tipo, sì, ho realizzato che molto spesso quel che ottenuto l'ho fatto perchè l'ho voluto, mentre per molto tempo l'ho considerata fortuna, che mi fosse "andata bene". La strada verso la consapevolezza ancora è lunga. Di certo non sarò mai un plumcake dritto nemmeno io :) e il tuo imperfetto mi ha fatto venire una gran voglia di raccendere l'abbandonato forno! un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie ^_^ capisco la tua condizione ed è (purtroppo o per fortuna) un passaggio necessario. ancor più necessario è riconoscersi i propri meriti e non pensare sia la fortuna ad aver girato dal punto giusto. non so bene di cosa si tratti la tua scelta, ma atti tempo per la scelta che dovrai fare e se non riesci a decidere per nessuna delle due alternative,prova una mediazione... un abbraccio!!

      Elimina
  4. Ohi, ohi! Ma io non ero mai stata qui! Come ho fatto? :-)

    Adoro quello che scrivi e, se ti può consolare, adoro i cake che strabordano di lato. Li trovo dannatamente affascinanti, più di quelli dritti e perfetti, non che il tuo abbia qualcosa che non va eh, ma quelli storti e sghembi li vedo più veri. Forse più simili a me. A te. A noi tutti, così tristemente infelici della nostra splendida e unica imperfezione.

    A presto,
    Katy

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie per il commento carinissimo ^_^ passa quando vuoi!

      Elimina